50 tra giovanissimi (26) giovani (15) adulti (8) e un acierrino hanno raggiunto Roma il 25 Aprile per l’incontro con il Vescovo di Roma in occasione della XVIII Assemblea Nazionale che ha il compito di eleggere il nuovo consiglio Nazionale di Azione Cattolica.

Arrivati a Roma si sono aggiunti altri amici diocesani che hanno fatto il viaggio in autonomia per lasciare spazio sull’autobus. Un’esperienza bella, gioiosa e formativa… di seguito un po’ di materiale, ma se volete davvero sapere com’è andata bisogna chiederlo a chi c’è stato…. e la prossima volta aspettiamo anche te.

L’Europa al voto: sistema elettorale, forze politiche e progetti. Il ruolo dei cattolici per l’Unione Europea

Penso che ogni volta che ci incontriamo per affrontare argomenti di natura sociale e politica sia bene ricordare che, quando la Delegazione regionale di AC decise di dare vita a quello che poi si è chiamato “Gruppo Fede e politica”, l’intento era di offrire alle Presidenze e ai Consigli diocesani una opportunità per confrontarsi su un aspetto decisivo di “quell’attenzione al mondo” che il Concilio ecumenico Vaticano II a consegnato alla vocazione soprattutto dei laici-cristiani e di poterlo fare con quanti (provenendo da una esperienza associativa o comunque ecclesiale) fossero impegnati in campo politico-amministrativo.

Attenzione al mondo” che non è una nicchia da professionisti o “impallinati” del politico e del sociale, ma la chiara ed inequivocabile vocazione di ogni fedele laico, come ampiamente indicato in molti testi del Magistero ed interventi dei pontefici. Portiamo ad esempio la Costituzione Conciliare Lumen Gentium che, al n. 31, scrive:
Per la loro vocazione è proprio dei laici cercare il Regno di Dio trattando le cose temporali e ordinandole secondo Dio. Vivono nel secolo, cioè, implicati in tutti i diversi doveri e lavori del mondo e nelle ordinarie condizioni della vita familiare e sociale, di cui la loro esistenza è come intessuta”.

E prosegue al n. 36 con:
…i laici, anche consociando le forze, risanino le istituzioni e le condizioni del mondo, se ve ne siano che provocano al peccato, così che tutte siano rese conformi alle norme della giustizia e, anziché ostacolare, favoriscano l’esercizio delle virtù (…)
Per l’economia stessa della salvezza imparino i fedeli a ben distinguere i diritti e i doveri, che loro incombono in quanto membri della Chiesa, e quelli che competono in quanto membri della società umana; cerchino di metterli in armonia fra loro, ricordandosi che in ogni cosa temporale devono essere guidati dalla coscienza cristiana, poiché nessuna attività umana, neanche nelle cose temporali, può essere sottratta a Dio
“.

Per finire mi pare opportuno richiamare anche le parole, preziose e attualissime, di Papa Paolo VI nella Octogesima Adveniens (n. 4):
Spetta alle comunità cristiane analizzare obiettivamente la situazione del loro Paese, chiarirla alla luce delle parole immutabili dell’Evangelo, attingere principi di riflessione, criteri di giudizio e direttive di azione nell’insegnamento sociale della Chiesa. […] Spetta alle comunità cristiane individuare, con l’assistenza dello Spirito Santo – in comunione coi vescovi responsabili, e in dialogo con gli altri fratelli cristiani e con tutti gli uomini di buona volontà –, le scelte e gli impegni che conviene prendere per operare le trasformazioni sociali, politiche ed economiche che si palesano urgenti e necessarie in molti casi».

Sottolineo il crescendo delle affermazioni, che passano da un impegno dei laici per l’evangelizzazione attraverso l’azione di ordinare le cose temporali secondo Dio nella vita e nella testimonianza privata, ad un mandato a consociarsi per risanare istituzioni e condizioni del mondo. Il tutto attraverso una analisi obiettiva della realtà, che dovrebbe essere in capo alla comunità cristiana nel suo complesso.

Non ci nascondiamo il fatto che, in realtà, le nostre comunità cristiane non svolgano questo compito, almeno in questo momento storico; resta però il fatto che noi siamo comunque parte dell’AC e di conseguenza una piccola parte delle nostre comunità cristiane a cui, speriamo, potremo portare un domani qualcosa che recupereremo nel nostro incontro.

Sappiamo che la democrazia non si esaurisce nell’esercizio del diritto-dovere del voto, altrettanto bene sappiamo che esso ne costituisce uno degli aspetti fondamentali, per questo ringrazio Vittorio per il lavoro veramente importante che ci mette a disposizione

Download della presentazione

Ricordo a tutti il secondo appuntamento sul tema, che consentirà ulteriori approfondimenti: Sabato 11 maggio, a Torino – sede AC diocesana di Corso Matteotti, alle ore 15, dove Franco Chittolina* ci parlerà sul tema: “Rifondare l’unione europea in un mondo fuori controllo”.
Gianni Ronco

*Presidente di APICE, ha lavorato per 25 anni a Bruxelles presso le Istituzioni europee (Consiglio dei ministri prima e Commissione poi), impegnandosi per il dialogo tra le Istituzioni comunitarie e la società civile.

Video dell’incontro online

Da sempre l’Azione Cattolica ha tra i suoi percorsi formativi la lettura della Bibbia, le settimane bibliche, la conoscenza delle Scritture quale sorgente per entrare sempre più in relazione con il Signore, forza generatrice di tutti gli altri impegni (educativo, sociale, ecclesiale, politico…).

Non è nuova la convinzione che la Parola sappia parlare a tutti e non debba essere solo oggetto di studio, non è una scienza ma, appunto, parola che genera una relazione speciale con il Signore della Vita. Sono ovviamente necessari gli approfondimenti, la conoscenza esegetica per non far dire alla Parola “cose che non dice”, ma l’umile condivisione tra fratelli e sorelle nella fede è Sapienza popolare che nessuna Università può generare.

In quel tempo, Gesù disse: “Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.” (Mt 11,25) che non vuol dire non studiare e approfondire, che non vuol dire leggere con superficialità la Bibbia, ma è la necessità di mantenere una semplicità di cuore, uno stupore da figli verso quanto il Padre sussurra al cuore di ogni battezzato, la fiducia negli uomini o donne che desiderano conoscerlo “nella verità della propria vita”.

Quest’anno la Presidenza Diocesana ha deciso di attivare un campo-scuola a Garbaoli esplicitamente dedicato all’ascolto, meditazione e condivisione a partire dalla lettura della Parola (Campo Biblico del 1-2-3 settembre 2023) dedicato a leggere il libro delle Lamentazioni.

Ma il rinnovato interesse -mai sopito- per quest’attività è dimostrato anche dal regalo che ci fa il gruppo adulti dell’AC di Acqui con le conversazioni sul libro di Qoelet a cura di Giancarlo Brera che si possono scaricare ed ascoltare dai seguenti link

LA SAPIENZA BIBLICA PER IL NOSTRO TEMPO
CICLO DI BREVI CONVERSAZIONI SUL LIBRO DI QOHELET – a cura di Giancarlo Brera – gruppo adulti Ac Acqui
  1. 01- Perché proprio il Qohelet
  2. 02- La Sapienza
  3. 03- Storia e struttura della Sapienza in Israele
  4. 04- Riflessione sapienziale e tradizione religiosa
  5. 05- Critica e crisi della sapienza – Parte1
  6. 06- Critica e crisi della sapienza – Parte2
  7. 07- Cosa hanno detto di lui
  8. 08- Il contesto storico
  9. 09- Quale profitto per l’uomo? Parte1
  10. 10- Quale profitto per l’uomo? Parte2
  11. 11- Niente di nuovo sotto il sole Parte1
  12. 12- Niente di nuovo sotto il sole Parte2
  13. 13- Mi sono sforzato di cercare
  14. 14- C’è un tempo per ogni cosa Parte1
  15. 15- C’è un tempo per ogni cosa Parte2

Altri suggerimenti per avere La Parola sempre con sé sono numerosi su internet, il consiglio è di scaricare il testo dall’app Bibbiaedu della CEI o consultare il sito con in numerosi approfondimenti … ma leggere insieme La Parola e condividere quanto suscita, con l’umiltà di sapere che non potremo mai “possedere la Sapienza” ma certo riconoscerla insieme quale dono che Dio non fa mancare ai suoi figli, è un’esperienza comunitaria unica, che rende unico il cammino verso il Regno

Pensato, voluto e costruito i giovani per i giovani (questo è molto importante)… Trovarsi FISICAMENTE insieme, vicini, su temi che loro come giovani sentono importanti diventa modo di essere comunità cristiana fiduciosa.

La giornata è pensata per i giovanissimi (età delle scuole superiori) con un’attività particolarmente dedicata a loro al mattino, e per i giovani fino ai 30 anni… ma ovviamente tutti gli adulti oltre i 30 anni che  vogliono sostenere il cammino son ben accetti :-).

Ci saranno anche i due Responsabili Giovani Diocesani freschi di nomina: Simone Stroppiana (19 anni)  e Luca Penna (20 anni)

Il Signore è venuto a portare la Buona Notizia di una Speranza oltre ciò che non è dato sperare, oltre la morte… quindi non possiamo tirarci indietro e credere nel futuro se vogliamo stare alle Sue orme…NON CI RIMANE CHE CONNETTERE I PUNTI E VEDERE LA SPERANZA CHE C’E’!!!!

Intervento di Cristina Pasqualini – audio

Slide della presentazione della prof.ssa Pasqualini!

I giovani al lavoro al mattino

I giovanissimi al lavoro al mattino La foto finale

il Vescovo Testore con i giovani

I responsabili Diocesani Stroppiana e Penna

 


L’intervento della prof. Cristina Pasqualini

 

Venerdì 12 Aprile i giovani e gli adulti coinvolti nella preparazione delle tracce ai campi di Garbaoli 2024 si sono ritrovati in Centro Diocesano per ascoltare l’introduzione del prof. Marco Forin circa la figura di San Paolo negli Atti degli Apostoli al fine di avere spunti utili per elaborare poi le tracce di contenuto nei campi estivi.

Questo l’intervento audio riascoltabile in qualunque momento per poter sintonizzarsi sul cammino.