Incontro di formazione per giovani organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana ad Incisa: “sono proprio io quello allo specchio?”
Oltre 40 giovani provenienti dalle diverse parti della Diocesi (da Masone a Canelli, da Incisa a Cremolino, da Rivalta a Nizza, da Sezzadio a Montabone, da Terzo a Campo Ligure, da Montaldo ad Alice Bel Colle…) si sono ritrovati per una giornata di formazione nella parrocchia del nuovo Assistente Don Claudio Montanaro. Al mattino uno speeddate molto particolare, organizzato per rivivere il gusto mai esaurito delle relazioni umane, dell’interazione “vis a vis” nell’epoca dei social media, per consentire ai giovani di percepire quanto manca il dialogo sincero, quelle relazioni in cui ci si può aprire all’altro senza dover competere ma solo per conoscersi, scoprire le diversità che non costruiscono muri ma aiutano a conoscere meglio anche se stessi.
Nel pomeriggio, guidati dal counselor Giorgio Grassi, i giovani hanno lavorato sul rapporto con le proprie maschere, le hanno disegnate, indossate, tolte, hanno sperimentato la difficoltà di incontrare e accogliere la propria intimità, quando ci sono le condizioni per essere veramente se stessi e cosa questo comporta all’interno della società. Anche Gesù ha subìto feroci critiche nell’essere stato “se stesso”, lo hanno accusato di trasgredire il sabato, di bestemmiare, di frequentare cattive compagnie, eppure era solo coerente con se stesso, con la sua intimità, laddove è tutt’uno con il Padre di Abramo, Isacco e Giacobbe. Su questo aspetto Grassi ha fatto riflettere a partire dalla lettera di Giacomo e da due episodi di guarigione che Gesù compie nel giorno di sabato tratti dal Vangelo di Marco e di Luca.
Un grazie per l’organizzazione al Settore Giovani e all’Equipe ACR Diocesana, coordinati da Claudia Castrogiovanni e Daniele Cavallero (novello sposo, ormai torinese di adozione) da Paolo Abbiate e Lucia Pincerato (quest’ultima fuori sede da mesi in quanto in Kenya, a Nairobi, presso World Friends del dott. Gianfranco Morino…ma la aspettiamo a breve!!!), che insieme hanno lavorato per questo appuntamento di formazione adatto ai giovani “normali” e agli educatori, un passo per crescere e diventare forti, con la spina dorsale innestata sulla Parola, convinti che seguendo Gesù si può diventare i nuovi adulti di domani capaci di stare nel mondo e allo stesso tempo avere lo sguardo verso il Regno. Una speranza per tutta la Diocesi.
Flavio Gotta