Il video completo dell’incontro

“È tempo che risuoni l’appello al pentimento del mondo cristiano, un appello che da una mezza fede ci porti ad una fede piena e dalla torre di Babele alla Città di Dio. Ciò non obbliga nessuno a rinunciare alle forme concrete della pro­pria confessione, esso chiama solamente ad approfondire la propria fede e suggerisce di essere attivi nella vita dello Spirito… Mettiamo dunque da parte la nostra presunzione di ricchezza e rendiamoci conto che i veri tesori della chiesa universale possono diventare nostri tramite Cristo, ma di fatto non sono di nostra proprie.”

Mi è sembrato opportuno -tenuto anche conto del tempo che il mondo sta vivendo- richiamare queste parole di Pa­vel Florenskij, uno dei maggio­ri pensatori russi del secolo scorso: fisico, matematico, filo­sofo, teologo, ingegnere re­sponsabile dell’elettrificazione della Russia negli anni ’20 e sacerdote ortodosso, fatto uc­cidere da Stalin dopo quattro annidi lager nelle isole Sovot­ki nel mar Baltico.

Esse mi sono sembrate adatte per rivol­gere a tutti l’invito all’incontro ecumenico in preparazione al­ la Pasqua che si terrà alle ore 21 di lunedì 11 aprile (da re­moto, ma libero a tutti su piat­taforma Zoom: ID Riunione 881 8089 5330 Passcode 155258) e sulle pagine Face­book della Diocesi di Acqui.

Questo incontro è organiz­zato dalla Diocesi di Acqui (tra­mite la Commissione per l’ecu­menismo e l’Azione cattolica diocesana) e dalla Chiesa evangelica metodista di San Marzano Oliveto.

La preghiera (guidata dal nostro vescovo, mons. Luigi Testore e dal pastore della Chiesa metodista di San Mar­zano Oliveto, dott. Gregorio Plescan) e la riflessione (gui­data dal pastore valdese e do­cente alla facoltà teologica di Roma, professor Paolo Ricca) porranno al centro il racconto dell’istituzione dell’Eucarestia nel Vangelo di Luca (22, 14-22)

Si tratta di un testo che, nel passato, ha provocato profon­de fratture nelle chiese cristia­ne (soprattutto tra  noi cattolici e le chiese della Riforma) sicché il sacramento dell’unità dei cristiani divenne paradossal­mente motivo di contrasti e di divisioni.

Ora, come dice il teologo russo Florenskij, è tempo che “risuoni l’appello al pentimento del mondo cristiano, un appel­lo che da una mezza fede ci porti ad una fede piena e dalla torre di Babele alla Città di Dio”: ne va della credibilità del nostro annuncio del vangelo nel mondo.

(La citazione di Pavel Flo­renskij è tratta dal volume “Bel­lezza e liturgia”, Mondadori, Milano 2010, originale russo del 1923)

Meco Borgatta