Per riflettere sul cammino del prossimo anno

Sabato 7 settembre i responsabili parrocchiali e diocesani di AC si troveranno a Garbaoli con gli assistenti preti e il Vescovo a riflettere sul cammino del prossimo anno pastorale e associativo

Una parte di interventi per condividere la visione d’insieme, quindi il tempo per discutere ed infine il tentativo di tradurre in pratica “possibile”. Il tutto accompagnati dalla Parola di Dio che si fa preghiera, sostegno, spunto creativo.

Il programma prevede:

  • 8,45 arrivo-registrazione
  • 9,15 la preghiera dell’Assistente Diocesano don Giovanni Pavin che darà il “tono” alla giornata
  • 9,30 l’intervento di Roberto Falciola di Carignano, vicepresidente nazionale giovani a inizio anni ‘90, che con uno sguardo sui processi di lungo periodo ci aiuterà a capire “L’AC nella Chiesa (e nel mondo) di oggi: segno o sostanza nelle nostre piccole comunità?
  • a seguire l’intervento di Mons. Luigi Testore, Vescovo di Acqui: lo sguardo del pastore” sulle comunità di fedeli che abitano la Diocesi di Acqui
  • 11,30 il presidente diocesano, Flavio Gotta, prendendo spunto dal tema annuale “Lo avete fatto a me” e dalla realtà pastorale, proporrà alcune linee operative su cui confrontarsi.

Dopo, il pranzo insieme. momento conviviale e di agape fraterna.

Verso il rinnovo triennale

Al pomeriggio ci sarà ulteriore spazio per il confronto e verrà illustrato il percorso che porterà al rinnovo degli incarichi associativi per il prossimo triennio 2020-2023.

Siamo alla periodica scadenza in cui si verifica quanto fatto e si cerca di capire come proseguire a tutti i livelli. Le regole prevedono che la stessa persona non possa ricoprire lo stesso incarico per più di 2 mandati. Una regola saggia, che “obbliga” più persone a prendere in considerazione il giogo leggero della responsabilità di un gruppo associato, servizio reso nel nome del Signore.

I testi formativi e la preghiera

Durante il campo verranno presentati i testi che aiuteranno i gruppi nelle parrocchie.

Chiuderemo con un momento di preghiera per l’anno che verrà, chiedendo aiuto al Signore senza dimenticare, come diceva Sant’Ignazio di Loyola, che “dobbiamo sperare tutto da Dio e chiedere con fiducia immensa tutto ciò che ci occorre, sapendo che dobbiamo fare tutto ciò che siamo capaci di fare, come se Dio non facesse niente”.

Flavio Gotta

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Il programma