L’Assemblea Diocesana dell’Azione Cattolica che si svolge ogni 3 anni dà l’indicazione di chi saranno i responsabili per il cammino dell’AC, per cui i responsabili parrocchiali sono chiamati ad eleggerli democraticamente, ad esercitare quella sana pratica di dialogo e mediazione per trovare le persone che sono nelle migliori condizioni per accompagnare il cammino del laicato impegnato.

Ma l’Assemblea è anche un momento per fare il punto della situazione, per stare tutti al passo delle cose che si vivono e succedono, per sentirsi Popolo di Dio in cammino e sperimentare quella mistica, ma tremendamente concreta, presenza del Signore nel corpo che è la Chiesa.

Nei miei sogni vorrei che tutti gli aderenti all’AC, ma anche gli amici, i laici sensibili, coloro che si impegnano per il cammino delle proprie comunità, venissero all’Assemblea. Mi piace pensare ai vostri volti, alle vostre idee, alla spiritualità che ognuno porta con sé, dalle più semplici a quelle più dotte, dalle più animose a quelle discrete e silenziose. Tutti siamo “tempio del Signore” e per questo preziosi nel cammino.

Proprio per essere vicini a tutti abbiamo scelto come slogan assembleare un verso della preghiera che tutti i cristiani recitano, il Padre Nostro, la preghiera che Gesù ci ha consegnato quando vogliamo rivolgerci a Dio. Venga il tuo Regno è segno di movimento, sarà l’esperienza di incontrarci il 19 febbraio ad Acqui, sarà celebrare insieme l’Eucarestia e poi pranzare, parlare della Chiesa, del lavoro, della società, ascoltare l’Assistente Nazionale dei Giovani –don Tony Drazza–   discutere tra di noi di speranza nel Regno e di come provare a gustarlo, a costruirlo, a contemplarlo nella quotidianità.

L’invito è caloroso, per tutti, nessuno si senta superfluo o non interpellato, chiamateci per prenotare il pranzo così da organizzarci al meglio lo consumeremo alla mensa di Fraternità, un modo di essere in comunione con chi non può dare per scontato il pane quotidiano.

L’Eucarestia la vivremo in Duomo, alle ore 12: nell’anno in cui la Diocesi pone al centro della riflessione i 950 anni della Cattedrale di Acqui, per ribadire la centralità della Chiesa Locale anche quando è sgarrupata, la comunità dei fedeli raccolta attorno al successore degli Apostoli: è importante che l’AC ci sia, in piena collaborazione e comunione (che non significa omogeneizzazione, ma unità nelle differenze, sull’esempio della Trinità).

Vi aspettiamo, laici e preti, giovani e anziani, religiosi e “vagabondi” della Chiesa!

Flavio Gotta – Presidente Diocesano pro-tempore di AC