Da due settimane circola a Canelli la mostra “ Il grido della terra”, presa in prestito da Valle Belbo Pulita, Azione Cattolica, Memoria viva e Unitre al fine di sensibilizzare i cittadini alla cura dell’ambiente.
Sono state contattate le scuole ed il contenuto della mostra è stato finora illustrato a ben 1.200 studenti, accompagnati da 80 insegnanti.
Rivolgiamo ora la nostra attenzione ai genitori e ai cittadini per portare anche a loro il messaggio della mostra.
Ti invitiamo pertanto a partecipare all’incontro che avrà luogo
Martedì 29 novembre, alle ore 21, presso la Biblioteca Civica di Canelli e ad estendere l’invito a tutti gli amici.
I primi due temi riguardano la cura della Casa Comune e la preoccupazione per l’ambiente. Scrive Papa Francesco: “La sfida urgente di proteggere la nostra Casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale“.
E’ l’invito a cambiare stile di vita in un rapporto di rispetto dell’ambiente e delle persone che insieme cooperano per la custodia della nostra Madre terra. E’ un cambiamento radicale che induce ad assumere comportamenti virtuosi anche nella vita quotidiana di ogni cittadino, utilizzatore delle risorse planetarie e produttore di rifiuti e di inquinamento.
Il lavoro con i ragazzi delle scuole è un invito a fare ricerche ed osservazioni sul campo, nelle loro famiglie, per diventare modelli virtuosi di un rapporto costruttivo con la terra e con i viventi. Il secondo pannello mette invece in evidenza la sofferenza del pianeta a causa dell’ opera dell’uomo che lo sta devastando. “Sorella terra protesta per il male che le provochiamo a causa dell’uso irresponsabile e dell’ abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Mai abbiamo maltrattato e offeso la nostra casa comune come negli ultimi due secoli.
Con questo ritmo di crescita economica e di inquinamento – è riportato nel pannello – l’ecosistema mondiale è in pericolo. Entro il 2015 la temperatura dell’atmosfera aumenterà di 4 °, entro il 2099 la temperatura dell’atmosfera aumenterà di 7°, nei prossimi 20 anni 200 milioni di profughi climatici”.