Giovedì 18 Dicembre 2014, due ragazzi della Diocesi di Acqui, Gabriele Stefanelli di Rivalta Bormida e Francesca Criscuolo di Ovada, accompagnati da Paolo Abbiate (responsabile diocesano ACR), hanno incontrato personalmente il Vescovo di Roma, Jorge Mario Bergoglio.

Ogni anno l’Azione Cattolica raduna 12 diocesi d’Italia e, a rotazione, chiama i rappresentanti dei ragazzi per portare gli auguri di Natale al Papa.

«Cari ragazzi dell’Acr, siete voi?! Benvenuti, sono contento di incontrarvi. I responsabili sono rimasti zitti tutti e vi hanno lasciato parlare. Questo è molto buono. Complimenti!».

Cosi Francesco ha scherzosamente esordito rivolgendosi ai ragazzi dell’Acr in udienza. Il papa ha poi dato loro alcuni preziosi “suggerimenti per camminare bene in famiglia e nella comunità” e ha chiesto: «Ve la sentite di prendere questi impegni con questo Tutto? Ricordate bene: Tutto da scoprire, Tutto da scoprire insieme, Tutto amore, Tutto da condividere. È una fede tutta da raccontare». A fianco c’è l’intervento completo del Papa, lo potete leggere con calma e gustare tutte le parole che ha rivolto proprio ai ragazzi.

Come Diocesi di Acqui, oltre a consegnare nelle mani di Papa Francesco il biglietto di auguri realizzato da Maddalena di Ovada, vincitrice del concorso indetto dall’ACR diocesana, sono stati offerti anche alcuni prodotti del nostro territorio: un vasetto di mostarda, uno di “cugnò” (se non sai cosa sono prova con la mamma o la nonna a indovinare gli ingredienti), una bottiglia di brachetto e tre libri, segno del fermento anche culturale della nostra Diocesi.

Il primo libro è quello sui 40 anni di Garbaoli, il secondo è quello sui Vescovi della Diocesi e il terzo racconta la storia delle Associazioni di AC dell’intera Regione Piemonte (tutti libri curati dall’AC Diocesana e stampati dalla Casa Editrice Impressioni Grafiche, cooperativa sociale nata per inserire nel mondo del lavoro persone per vari motivi svantaggiate).

Ai protagonisti è stato chiesto di raccontare anche a noi l’esperienza per farci partecipare a questo incontro eccezionale, nello spirito di condivisione che anima l’associazione e che, non a caso, il Santo Padre ha chiesto di riconfermare.

Un “Meglio Insieme ” dedicato ai ragazzi dell’ACR: perché?
1- Per raccontare della grande occasione che abbiamo avuto di incontrare Papa Francesco
2- Per prepararci alla festa diocesana della Pace dell’ 8 febbraio a Canelli
3- Perché i ragazzi hanno un posto speciale nel cuore di Dio e sono i protagonisti del presente e del futuro