Maggio, Maria, Madonna, Madre
Mentre sulla croce si consuma il supremo atto d’amore di offrire la vita per la salvezza degli uomini, Gesù, come in un intimo testamento, si ricorda delle persone più care al suo cuore e dispone che l’amore materno di Maria abbracci tutti coloro per i quali Egli dà la vita, innanzitutto la comunità dei discepoli:
Vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: “Donna, ecco il tuo figlio!”. Poi disse al discepolo: “Ecco la tua madre!”(Gv 19,26-27).
La maternità della Madonna prosegue oggi per ciascuno di noi nella maternità della Chiesa, che con lo stesso amore ci accoglie, ci guida, ci rende partecipi dei doni di Cristo: la Parola, l’Eucaristia e gli altri Sacramenti. Il cuore grato e innamorato del popolo cristiano ha dedicato alla Vergine il mese di maggio, in cui la natura fiorisce, appaiono i primi frutti, sbocciano – con tutte le loro tonalità, varietà e bellezza – i fiori, perché Maria è il fiore più armonioso e ammirabile sbocciato dalla creazione nella pienezza del tempo, quando Dio, mandando il suo Figlio, ha donato al mondo una nuova primavera. Nello svelarsi del mistero di Cristo alla luce della fede pasquale, rivolgiamoci dunque con affettuosa tenerezza e filiale fiducia alla Vergine, prendendo rinnovata coscienza di essere amati infinitamente dal Signore e dalla Sua Santa Madre: sotto lo sguardo di Maria e nell’abbraccio della Chiesa, la nostra vita, pur con le sue fatiche, i momenti di prova, i sogni infranti, potrà conservare, anche nei giorni che verranno, insieme ai profumi e ai colori della primavera, la forza vitale e la gioia che scaturiscono dalla Risurrezione del Signore.
Davide Chiodi