Campi ACR e campo educatori

…di Carlo Tasca, Caterina Piana e Don Claudio Montanaro (Responsabili Diocesani ACR e Assistente diocesano)

Il tema che ci ha guidato quest’anno è “tutto quanto aveva per vivere”, per i campi scuola estivi si è pensato di affrontarlo secondo la logica dei talenti. Questa prospettiva è particolarmente stimolante se pensiamo ai nostri ragazzi, spesso tanto impegnati in mille attività e altrettanto volenterosi di coltivare le proprie passioni. Durante la settimana avremo modo di riflettere su questo tema, non solo parlando delle passioni dei ragazzi, ma anche su come possano “investire” sulle loro risorse (interiori!) e metterle al servizio dell’altro. Non dimentichiamoci che Garbaoli (e soprattutto le nostre parrocchie!) dovrebbe essere innanzitutto questo: luogo di comunità e condivisione. La giovane età non è un limite, anzi offre ai ragazzi la possibilità di sperimentarsi, crescendo che nella consapevolezza che siamo tutti diversi, ma che ognuno ha la possibilità di mettere in gioco e condividere qualcosa di sé. I nostri talenti non sono fatti per essere sotterrati… ciascuno, anche se “piccolo”, è importante per Dio e per gli altri. A proposito di ciò ringraziamo tutti coloro (giovani, adulti, sacerdoti, cuoche, genitori) che si sono resi (o si renderanno) disponibili a dare una mano, per rendere Garbaoli un luogo bello e accogliente!
Il campo educatori (22-24 giugno), che apre l’estate a Garbaoli, si pone sulla stessa lunghezza d’onda dei campi ACR, cercando di approfondire il tema dei talenti dal punto di vista dell’educatore. Cosa posso mettere a disposizione dei ragazzi e dei giovani che incontrerò quest’estate? Cosa sarà utile per loro? Su quali monete/talenti posso investire tempo ed energie? Sono alcune delle domande che cercheremo di porci, attraverso momenti di dialogo, di confronto e laboratori. Quest’anno vogliamo rivolgere un’attenzione particolare agli educatori dei giovani, vorremmo infatti offrire loro un po’ di tempo (spesso è difficile trovarlo!), affrontando temi che possano essere significativi e potenzialmente utili per i giovani che incontreranno durante l’estate. L’invito è rivolto a tutti gli educatori: giovani e adulti!
Per informazioni, curiosità sui campi ACR contattare: Carlo 3484559468; Caterina 3409145732.

Garbaoli 2016

La sfida di una associazione aperta e trasversale.

Ogni anno questo è il periodo dei preparativi, dell’organizzazione, del “raccogliere i frutti” di un anno di formazione per gli educatori, del rimboccarsi le maniche per una nuova estate di campi. È questo il momento in cui ciascuno di noi si mette di fronte alla propria coscienza e si chiede: “Cosa ho fatto per migliorare il mio modo di stare coi ragazzi, di rapportarmi a loro, di essere Testimone e non semplice dispensatore di nozioni?” e si mette in gioco nella preparazione delle tracce, per un servizio consapevole e generoso.

Perché di generosità si tratta e di gratuità; di metterci del proprio e spesso a proprie spese (di tempo, fatica e impegno); di fare dono di sé verso i più piccoli, sapendo che il dono più grande sarà ciò che vivremo.
Questo nostro servizio – anzi Servizio, perché ha (e deve farlo!) origine in quel “anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri” (Gv 13,14) – prende forma nella misura in cui noi mettiamo nelle mani di Dio quello che siamo, consci dei nostri limiti, ma aperti all’altro; speranzosi dei frutti che una sana collaborazione può portare al compimento del Suo progetto.

Con questo spirito di collaborazione, quest’anno ci sono due novità importanti.
La prima riguarda il campo educatori, trampolino di lancio delle attività estive a Garbaoli, il quale non deve ridursi ad un “lasciapassare” per poter far parte dell’équipe di un campo, poiché non è l’unico appuntamento di formazione e poiché si richiede una coscienza nuova ed una visione in cui i ragazzi sono al centro di tutto e non la nostra visione delle cose. Questa novità, nell’intenzione della Presidenza diocesana e già annunciata nell’ultimo Consiglio allargato, riguarda l’apertura del campo agli educatori di tutte le realtà parrocchiali che organizzano attività estive. Questo perché l’AC non è cosa di pochi, questo perché l’AC guarda le realtà con cui si confronta nelle varie comunità, questo perché lo stile Garbaoli è spesso trasversale a Garbaoli stesso, questo perché si vuole, nel nostro piccolo, “uscire” dalle nostre comodità e andare incontro agli altri, in un’ottica di un obiettivo comune: i ragazzi.

La seconda riguarda invece una visione “statutaria” dei campi estivi di Garbaoli, proprio perché organizzati, gestiti ed in capo all’Azione Cattolica diocesana. L’attenzione ai ragazzi, ricordano i documenti associativi, è un’attenzione dell’associazione tutta e l’ACR non è un settore a sé, ma una articolazione, in cui rappresentanti di giovani e adulti vengono responsabilizzati alla cura dei ragazzi. Per questo fine, quest’anno si porrà un maggior riguardo nei confronti della presenza di adulti come stretti collaboratori e membri delle équipe all’interno dei campi, ACR e non. La collaborazione tra diverse fasce d’età, diverse generazioni, vuole essere una sempre più naturale estensione delle vite comunitarie, perché se Garbaoli rimane un’isola felice, a sé stante, non ci coinvolge nell’intimo e non rivoluziona le nostre vite. Si dovrebbe tornare a ripetere a tutti (anche agli educatori!!) a fine campo: “Garbaoli non finisce qui, Garbaoli continua nelle nostre comunità”.
Paolo, Lucia e l’Équipe diocesana ACR