LE FOTO DEL PELLEGRINAGGIO 

…. (di Domenico Borgatta)

Talvolta le parole non bastano. Occorre servirsi di altri mezzi. Soprattutto quando quello che si vuol dire è importante. Questo vale in molte occasioni della nostra vita, se non in tutte e, soprattutto in quegli ambiti che giudichiamo decisivi.
Pensiamo alla nostra vita di tutti i giorni: per dire l’amore (anche quello tra uomo e donna) le parole non bastano, spesso sentiamo che ci vuole qualcosa di più; pensiamo al nostro rapporto con Dio: le parole anche quelle delle preghiere più belle non bastano a tener vivo il nostro legame con Lui.
Per tutto questo abbiamo bisogno di segni che nella loro concretezza ci aiutino a dire quel di più che sentiamo nel nostro cuore ma che le nostre parole non riescono ad esprimere.
Questo vale (anche e, forse soprattutto) per la nostra esperienza di fede: che cos’è l’Eucarestia e, con essa tutti i sacramenti, se non uno strumento, fatto soprattutto di gesti e di cose oltre che di parole, per sperimentare la presenza di Dio in noi e con tutti? Per farci capire e vivere quello che Dio è (cioè un Amore che si dona sempre e a tutti!): una realtà che la teologia ci spiega ma che non riesce, neppure con le sue dottissime parole, a farci pienamente comprendere.

Penso che su un piano certamente minore ma non per questo trascurabile quello che ho detto fin qua valga anche per il nostro pellegrinaggio annuale degli adulti, organizzato per la diocesi di Acqui dall’Azione cattolica. Attraverso di esso vogliamo soprattutto continuare ad esprimere e celebrare due realtà che riteniamo importanti per la nostra vita personale e comunitaria.
La prima: vivere in una comunità è bello (difficile e impegnativo, certo!, ma comunque bello) e questo lo esprimiamo incontrandoci, convenendo tutti in uno stesso luogo per dire, anche fisicamente, quanto sia

bello stare insieme. (Detto tra parentesi: penso che testimoniare la convinzione di quanto sia bello lo stare insieme non possa che far bene ad un mondo sempre più disgregato e narcisista).
La seconda: noi non viviamo un’esperienza di comunità anonima ma un’esperienza di comunità concreta: fatta di laici, sacerdoti e vescovo che vivono e si impegnano (naturalmente nella misura in cui sono capaci) in un certo territorio e, nel pellegrinaggio, vogliamo esprimere e celebrare anche concretamente la ricchezza e l’importanza dei doni che Dio ci ha dati affinché li mettiamo a servizio degli altri nella Chiesa e nella società.
Quest’anno il nostro Pellegrinaggio diocesano avrà come meta i due santuari di Boves (“Regina pacis” e “Madonna dei boschi”) e si svolgerà Venerdì 29 giugno.
La scelta del venerdì anziché quella più tradizionale del sabato e dovuta alla volontà di rendere possibile la partecipazione dei sacerdoti, che, ci auguriamo numerosa, tenuto anche conto che il giorno 29 giugno è una data in cui un tempo nella nostra diocesi si impartiva la ordinazione sacerdotale e, quindi, potrebbe per loro e per tutti essere un’occasione per celebrare insieme una ricorrenza significativa.
In questi santuari, guidati, per la prima volta, dal nostro “nuovo” Vescovo, vivremo il tradizionale programma: al mattino, nel Santuario “Regina pacis” (in località Fontanelle di Boves), alle 10 inizierà la celebrazione comunitaria della Penitenza, seguita dalla Concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo. Dopo il pranzo (in Ristorante o al sacco), ci si ritroverà in santuario per la recita del Rosario a cui seguirà il trasferimento (in autobus) al santuario di “Madonna dei boschi” (a breve distanza), dove sarà possibile visitare e pregare davanti al magnifico ciclo di affreschi quattrocenteschi e rinascimentali contenuti in questo piccolo ma splendido santuario.
La celebrazione dei Vespri concluderà il nostro incontro. Le partenze sono previste tra le 17.30 e le 18.
I costi sono quelli dello scorso anno. Iscrizione: Euro 4; Pullman: Euro 16; Pranzo al Ristorante: Euro 20). Le iscrizioni (entro il 25 giugno) nelle parrocchie o telefonando ai numeri 0144 594180 oppure al 333 7474459. Naturalmente, come sempre, tutti sono invitati.