Incontro di formazione con Marcelo Barros

Incontro con Marcelo Barros in Diocesi di Acqui

Quattro approfondimenti per affrontare il tema proposto dai giovani al monaco-teologo brasiliano

Domenica 17 novembre il monaco benedettino brasiliano Marcelo Barros sarà in Diocesi di Acqui.

L’Azione Cattolica ha invitato il teologo, biblista, scrittore ed esperto a livello internazionale di Sacra Scrittura in occasione dell’incontro di formazione di giovani ed educatori che si terrà all’oratorio Martinetto di Nizza Monferrato.

Vista la caratura dell’ospite, si è deciso di allargare l’invito anche agli adulti, le famiglie, i sacerdoti, tutti coloro che vogliono riflettere sul rapporto tra la Fede e la Libertà offerta all’uomo per una Vita piena, una Vita capace di aprirsi all’ “altro” senza quel senso di oppressione che rischia di farci ripiegare su noi stessi (il tema è stato scelto dai giovani).

Marcelo Barros è stato uno stretto collaboratore di Helder Camara, figura fondamentale nella chiesa brasiliana e interlocutore profetico dell’intera chiesa cattolica. Entrambe hanno dedicato la loro vita, le riflessioni e le opere all’emancipazione dei poveri, degli emarginati, di coloro che non avevano voce, riscoprendo la centralità dell’essere tutti figli di Dio, con la stessa dignità.

Vista l’eccezionale possibilità di avere un così significativo testimone del cammino della Chiesa, prepariamo l’incontro con alcuni articoli in queste settimane, per aprire l’orizzonte a mentalità diverse dalla nostra e magari trovare nuovi spunti per vivere il Vangelo.

L’invito del nostro Vescovo nella lettera pastorale di quest’anno “Camminare, edificare, professare” e il cammino annuale dell’AC “Quelli che troverete chiamateli”, puntano sulla missione, sull’annuncio. Pensarci terra di missione non è un’operazione intellettuale, tocchiamo con mano il nostro essere minoranza in un mare di pensieri e spiritualità diverse; possiamo davvero metterci nella disposizione di imparare da chi è stato terra di annuncio per tanto tempo. Dal Sud America viene il Vescovo di Roma, viene Marcelo Barros, vengono pensieri ed energie nuove: forse il primo modo di diventare nuovi evangelizzatori è quello di convertirci (non è uno scandalo, è il Signore che invita tutti alla conversione, chi può dire di non averne bisogno) e pensare che la cultura occidentale non è detentrice del primato dell’annuncio efficace. Altri luoghi e popolazioni possono aiutarci a guardare il futuro, anche ecclesiale. Non cambia la sostanza del messaggio, il Vangelo è sempre quello. Le nostre comunità ecclesiali hanno solide fondamenta storiche e possono imparare a esercitare il talento di saper camminare verso il futuro con uno sguardo profetico. La profezia è la capacità di guardare la realtà presente con gli occhi di Dio che fanno nuove tutte le cose. Il confronto con Altre comunità ecclesiali certamente aiuta a esercitare questo dono.

A noi l’orgoglio e la speranza di un’evangelizzazione nuova, gioiosa, che non piange per il tempo perduto, che non recrimina il tempo passato, ma che si riversa sulle strade della vita testimoniando la bellezza dell’essere comunità di fratelli all’ascolto del Signore Gesù.

Per la commissione preparatrice, Flavio – responsabile adulti dell’Azione Cattolica Diocesana