Convegno Cattolici e unità d’Italia

Convegno e mostra storica il prossimo 29 settembre in Biblioteca ad Acqui

Unità e identità nazionale: il contributo dei cattolici

L’anniversario dell’unità d’Italia è caduto in una fase culturale e politica particolarmente difficile. Non sono mancati i motivi di contestazione di questa ricorrenza, ma in questi mesi si sono anche registrati numerosi segni positivi di interesse per il valore della identità e unità nazionale. In ogni caso si tratta di questioni attuali e non solo celebrazioni formali o di effetto nostalgico.

Anzi, proprio la crisi politica alla quale si è intrecciata la crisi economica e la caduta del “senso dello stato” e del bene comune, pongono di fronte a tutti gli italiani la responsabilità di ricostruire un futuro praticabile per le nuove generazioni, recuperando o rinnovando quei valori essenziali che possono permettere una civile convivenza ed una positiva integrazione tra le persone, diverse per età, provenienza, orientamento sessuale, religione.

Comprendere meglio i passaggi del processo di unificazione nazionale, ed i problemi che ne hanno condizionato una piena realizzazione, può quindi essere utile sia per riscoprire i passaggi della nostra identità, sia per trarre qualche utile spunto per il futuro.

La formazione degli italiani, di un senso di appartenenza e di costruzione dello stato, delle istituzioni, degli strumenti utili alla crescita civile sono un processo lungo ma tuttora aperto. Esso non si basa solo sugli aspetti militari e politici del Risorgimento, ma dipende molto anche da altri fattori che hanno gradualmente introdotto le diverse generazioni al “senso dell’essere italiani”, al sentirsi appartenere ad una comunità nazionale. E da questa – più di recente – maturare il senso di una cittadinanza europea. Vi sono in particolare alcuni ambiti che hanno favorito questa crescita: in primo luogo le istituzioni civili e politiche ai vari livelli, la scuola, il mondo delle professioni, la sanità. In questo processo hanno giocato un ruolo molto significativo le diverse forme di associazionismo sociale, educativo, religioso, sportivo, politico, culturale, artistico, musicale. Una grande varietà di percorsi che – lungo i decenni – hanno contribuito a “costruire   gli italiani”. Sovente però si ha poca coscienza di tutto questo , lo si da per scontato, al punto da dimenticarsi il senso e il valore di questa identità. Oppure la si ripesca solo come motivo di difesa e di contrasto rispetto a qualcun altro. E questo vale sia per il senso della patria sia per il senso religioso.

Occorre, invece, contribuire ad una riscoperta positiva della nostra storia (generale e locale), così da affrontare le novità di questo tempo senza dimenticare quanti ci hanno preceduti ed il loro impegno a costruire le comunità civili e religiose, a cominciare dai nostri territori, ma senza perdere di vista la prospettiva nazionale ed europea.  Come più volte ha ricordato il presidente Napolitano e come ha indicato il card. Bagnasco, presidente dei Vescovi italiani: “I 150 anni dell’unità d’Italia sono una felice occasione per un nuovo innamoramento del nostro essere italiani, dentro l’Europa unita e in un mondo più equilibratamente globale”

E’ in questa prospettiva che si muove l’iniziativa del convegno dedicato a “Il contributo dei cattolici all’unificazione italiana” che si svolgerà il prossimo 29 settembre  presso la biblioteca civica di Acqui. L’incontro si propone di offrire una occasione di riflessione e di dibattito su una delle componenti della cultura e della comunità nazionale, che ha svolto in diversi passaggi un ruolo molto importante nella storia nazionale. Sarà anche l’occasione per ricordare alcuni momenti e figure del cattolicesimo locale che hanno dato un contributo importante sul piano educativo, culturale e politico; per questo, nell’ambito del convegno, saranno presentati un volume e una mostra storico-didattica sulle origini e lo sviluppo dell’associazionismo cattolico in diocesi e in regione.

Il convegno è proposto dall’Azione Cattolica diocesana, in collaborazione con l’Agesci, la Consulta per le Aggregazioni laicali della diocesi, la Commissione per la pastorale sociale e del lavoro, e con il patrocinio del Comune di Acqui T., dell’Istituto Storico di Alessandria, dell’Editrice Impressioni Grafiche.