Alzo gli occhi verso il cielo – seconda uscita al Bric del dente

Domenica 20 gennaio il settore giovani di AC della Diocesi propone la seconda camminata biblica; il ritrovo sarà a Masone sulla piazza antistante la chiesa parrocchiale di Cristo Re alle ore 8,45 per poi recarsi al punto di partenza della camminata che porterà il gruppo al Bric del Dente, nel parco del Monte Beigua.  L’iniziativa è un’escursione in montagna tra fratelli/sorelle nella fede che passano una domenica di amicizia, a contatto con la natura, il libro parlante che ci racconta Dio, con una meditazione sulla Parola, tesoro prezioso donatoci per avere energia positiva nel cammino della Vita.

I referenti dell’iniziativa sono Pietro Pastorino di Masone, responsabile giovani diocesano, dottore in scienze motorie (347.223.1427 – pie-93@live.it) Marco Peuto di Canelli, consigliere diocesano adulti con corsi CAI di arrampicata e alpinismo sportivo (392.522.3615 – marco.peuto@fastwebnet.it) e Giacomo Ferraro di Montaldo B.da, giovane di AC e guardiaparco (329.869.2113 – giacferraro@tiscali.it). Può ovviamente partecipare chiunque, dai 14 anni in su l’iniziativa è aperta a tutti, basta aver voglia di passare una domenica in compagnia speciale con il Signore che si fa presente nella natura, nella Parola, nella comunità e per questa occasione anche nell’eucaristia celebrata da Mons. Testore che accompagnerà il gruppo per l’intera giornata. Sono ammessi anche adulti (over 30) purché in numero contenuto: non più di uno ogni cinque giovani iscritti.

La partenza sarà da Canelli-Nizza alle 7,30, da Acqui alle 8 mentre il rientro è previsto per le 18 circa. Per iscriversi è necessario compilare i moduli (preferibilmente entro domenica 13) che si possono facilmente richiedere così da avere le coperture assicurative del caso. Si consiglia di contattare i referenti associativi per manifestare il proprio interesse così da organizzarsi meglio e per tempo. Per informazioni www.acquiac.org oppure scrivere a acquiac@gmail.com o chiedere ai responsabili parrocchiali.

Incontro per giovani che hanno sete di “gruppo”

Venerdì sera, 23 novembre, ad Acqui alle 20,30 presso il salone delle riunioni di San Francesco una serata PER I GIOVANI dai 15 anni in su che sono passati da Garbaoli, Callieri ma anche chi semplicemente vorrebbe condividere la sua fede con altri coetanei che desiderano allargare lo sguardo e le relazioni facendo “gruppo”.

E’ il primo di tre appuntamenti itineranti, in giro per la Diocesi (i prossimi saranno a Ovada e a Canelli) pensati per dare da bere agli assetati di relazioni con i fratelli e con Gesù. Spesso i giovani si sentono soli a credere, spesso si rischia l’isolamento e si prova un po’ di vergogna rispetto alla massa che ritiene da stupidi creduloni fare certi percorsi. Proprio per questo si crea un sottobosco di persone che ci credono ma hanno paura a mostrarsi, che si isolano e cercano o esperienze forti o lasciano perdere. Questa iniziativa vorrebbe essere uno dei luoghi in cui poter fare apertamente certi discorsi, in cui coltivare la propria fede nella “normalità”, in cui sostenersi tra giovani.

Preparato dal Settore Giovani di Azione Cattolica, gli animatori aspettano tutti i giovani della Diocesi che lo vogliano, senza distinzione di identità, appartenenza, senza barriere. Per informazioni contattare Erika Giacobbe (345.324.8438) oppure Francesco Munì (328.240.6710).

Verso il Sinodo 2018

…di Pietro Pastorino (Responsabile Diocesnao Giovani)

Quest’anno tutta la Chiesa, per volere di papa Francesco, mette al centro i giovani con le loro scelte, i loro sogni e le loro speranze, invitandoli a mettersi in cammino. A partire dal 6 agosto, in collaborazione con la Pastorale Giovanile diocesana, si partirà per un pellegrinaggio, partendo da Sassello ed arrivando a Dego, sulle orme di Chiara Luce Badano e di Teresa Bracco, ritrovandosi poi l’8 agosto a Torino, con i giovani delle diocesi di Acqui, Alessandria, Asti e Casale Monferrato, il 9 a Venaria Reale con i giovani di tutto il Piemonte e della Valle d’Aosta, il 10, di nuovo a Torino per contemplare la Sindone, per poi riprendere il pullman in direzione Roma dal 10 al 12 agosto, con i giovani di tutta la Chiesa universale per il Sinodo dei Giovani, che aiuterà i giovani a confrontarsi e a scegliere al meglio il proprio futuro. Dopo la veglia col papa al Circo Massimo si concluderà con la messa in piazza San Pietro il 12 agosto.

Incontro Formazione Giovani-Giovanissimi

Articolo su L’ANCORA (clicca qui per vederlo)

Carissimi,
siamo felici di scrivervi per parlarvi di una bella occasione…
Il 29 ottobre si svolgerà a Monastero il primo incontro di formazione per giovani e giovanissimi del nuovo anno pastorale. Vorremmo che fosse una bella occasione di incontro, dialogo, crescita per tutti i giovani che di settimana in settimana abitano le comunità parrocchiali della nostra diocesi, per vivere la pastorale giovanile diocesana in modo autentico. In questa prospettiva desideriamo raggiungere, tramite voi, tutti i giovani che conoscete, che accompagnate nel cammino di Fede durante l’anno, che sono desiderosi di un incontro bello…
… ed è proprio “la bellezza che salva il mondo” il tema su cui cercheremo di riflettere insieme. Partiremo da una stimolante riflessione sui significati racchiusi nella cappella Sistina, per poi allargare lo sguardo su cosa significhi per noi giovani la bellezza, dove trovarla, come cercarla. Non solo la riflessione, ma anche un’Eucarestia partecipata e le attività di gruppo permetteranno di metterci in gioco e vivere la nostra Fede insieme. Speriamo che l’invito possa essere accolto da voi e da tutti i giovani con gioia, e che possa essere un piccolo seme che porta frutto nelle nostre comunità.
Alleghiamo il volantino, cosicché possiate stamparlo e diffonderlo nelle modalità che preferite.
Augurandovi una buona settimana
Il Settore Giovani di AC e l’ACR diocesana
Caterina&Carlo – Responsabili ACR – Diocesi di Acqui
Regione conciliare Piemonte e Valle d’Aosta
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recapiti: Centro diocesano di A.C. Salita Duomo 12-15011 Acqui Terme 0144.323.278 www.acquiac.org – acquiac@gmail.com
Caterina Piana: 340.914.57.32
Carlo Tasca: 348.455.94.68

Veglia di Pentecoste 2017

Settore Giovani di Azione Cattolica

in collaborazione con

Oftal – Comunità Shalom – Scout Agesci Acqui – Rinnovamento nello Spirito –
Papa Giovanni XXIII – Movimento per la Vita –  Pastorale giovanile

VEGLIA DI PENTECOSTE

3 Giugno 2017 – ore 20.45
nella Cattedrale di Acqui Terme


Volantino da scaricare
Nell’anno dei che ricorda i 950 della costruzione della Cattedrale di Acqui anche la Veglia di Pentecoste sottolinea la dimensione di Chiesa che proprio la Cattedrale rappresenta. Per questo motivo si sposta la celebrazione dalla tradizionale Parrocchia di Cristo Redentore alla Cattedrale, in piazza Duomo, con tutte le associazioni attive in Diocesi a rappresentare i diversi carismi, la pluralità di voci che si radunano in un unico luogo da cui ripartire per annunciare il Vangelo.

Il Settore Giovani di AC

Essere strumenti di pace, cioè “Non uccidere”

Domenica 19 febbraio, nel contesto dell’Assemblea diocesana Elettiva dell’azione cattolica, si è svolto il convegno pace giovani. Ogni anno nei mesi di gennaio e febbraio l’ACR e il Settore Giovani celebrano il mese della pace rispettivamente con una festa per i ragazzi dai 6 ai 14 anni e un convegno pubblico rivolto in particolare giovanissimi e giovani. Il salone san Guido lo scorso febbraio ha accolto l’intervento di un relatore d’eccellenza: don Tony Drazza, assistente nazionale del settore giovani di Azione Cattolica.La relazione Essere strumenti di pace oggi, si è svolta nel pomeriggio, dopo la consegna delle nomine ai presidenti parrocchiali da parte del Vescovo, e ha visto la partecipazione di un nutrito gruppo di aderenti di tutte le età che hanno avuto la possibilità di godere dell’intervento di don Tony. L’assistente nazionale, con il suo pomeriggio acquese dopo la serata passata all’assemblea diocesana di Lamezia Terme, ha dato segno della scelta missionaria dell’AC nazionale, che viaggia per proporre ai giovani idee per farsi strumenti di pace nella società.

In questo tempo, come altri attraversato da crisi e guerre, il don ha esortato ad avere uno sguardo attento, capace di cogliere il bene che nel mondo si fa e si vive ogni giorno; lo sguardo di chi ama e cerca di comunicare senza fermarsi alla superficie dei conflitti e delle difficoltà. Essere innamorati è custodire e coltivare l’altro e questi occhi raffinati permettono di concentrarsi sulle cose buone, permettono di trovare la bellezza nella vita del nostro prossimo andando oltre il pregiudizio, il pettegolezzo superficiale.

Ai giovani studenti che hanno fondato il MSAC (Movimento Studenti di Azione Cattolica) in diocesi, l’assistente nazionale ha rivolto un grande incoraggiamento definendoli un miracolo, a tutta la comunità ha rivolto la preghiera di custodire le energie di questi giovanissimi,  che devono sognare, viaggiare e studiare perché sono destinati a cambiare il mondo. Un pensiero che può sembrare inutilmente romantico, ma che è la base per formare degli operatori di pace. Nessuno dovrebbe permettersi di annientarlo, perché per essere strumenti di pace bisogna entrare ogni giorno nella vita da risorti, provando quell’innamoramento che fa sentire invincibili; e bisogna sporcarsi le mani perché la pace è un lavoro artigianale che va plasmato e costruito. La pace quindi, come le cose belle, nasce nel cuore e si realizza con le mani, con un lavoro dal basso: imparando a incastrare il proprio carattere con quello degli altri per fare qualcosa insieme; e l’AC è, anche in questo, una palestra di pace.

Per essere operatori di pace bisogna ambire a una vita coinvolta e sconvolta, dice più volte il don. Bisogna “dare fuoco ai divani”, mettersi in movimento. Riconoscendo le ferite, ognuno i segni dei propri chiodi e facendo i conti con le ammaccature subite si è vivi e si può costruire per gli altri la possibilità della pace, che è la possibilità di vivere meglio, di perdono, di miele sulle ferite.

Per farsi strumenti di pace bisogna saper rispettare il quinto comandamento: non uccidere; cioè non escludere (dalla vita) nessuno. Bisogna, infatti accorgersi e prendersi cura degli altri e delle situazioni. Comportarsi, insomma come gli msacchini, il cui motto è quello di Don Milani: I care. Chi ama non evita, non si allontana, non trova scuse ma è capace di dire sì tutti i giorni. Chi ama, chi è in AC, chi si fa operatore di pace sa vivere la quotidianità dei si oltre i grandi eventi. Non c’è un sì per sempre, ci sono sì tutti i giorni e sono questi che rendono responsabili, che aprono la strada al cambiamento.

 

Federica, per il Settore Giovani di AC