Costruiamo la Pace, tuteliamo la Vita
Domenica 5 febbraio ad Acqui festa diocesana dei ragazzi e incontro con gli adulti.

Avremmo preferito essere fuori moda, ma purtroppo la costruzione della Pace è un tema sempre attuale, mai esaurito che occorre coltivare nel cuore dei bambini e degli adulti, senza sosta.

Così da oltre 40 anni l’Azione Cattolica invita tutti, ragazzi, giovani e adulti a riflettere su quanto sia prezioso per la vita di ognuno essere “costruttore di Pace”: la Pace interiore e quella dei potenti, quella delle relazioni quotidiane e quella tra le nazioni. Purtroppo in quest’ultimo periodo è tornata di moda la “prova di forza”, mostrare i muscoli affinché il più forte possa dominare incontrastato contro gli altri, dove il fondamentalismo religioso (che nulla ha a che fare con la fede e le religioni autentiche) trova facile presa in chi non ha altro che un “dio distorto” a cui attaccarsi per sentirsi difeso sfogando la rabbia tipica di chi è oppresso o deviato. Non è facile in questo scenario “credere alla Pace”, ma Gesù è stato costruttore di Pace anche quando lo hanno arrestato, lo portavano da Pilato e lo volevano inchiodare alla croce.

Quest’anno la riflessione in Diocesi cade nello stesso giorno in cui la Chiesa pone l’attenzione sulla tutela della Vita, in tutte le sue forme. La guerra (militare, sociale o economica che sia) non ha rispetto della Vita, soprattutto dei più deboli, cade come un macigno sui bambini, sui vecchi, sui deboli che ritiene scarti di poco conto, stupra l’esistenza delle persone costrette a emigrare e crea cultura di morte. Così insieme ai nostri ragazzi, alle famiglie proveremo a stare vicini alla Sua Parola affinché ci renda forti nello Spirito, capaci di resistere alla deriva violenta in cui vogliono trascinarci i provocatori, chi sul conflitto fa profitti e gode. L’esempio proposto dalla Chiesa è Santa Teresa di Calcutta, un respiro di sollievo, la dimostrazione di come ognuno di noi possa accudire la Vita e la Pace con gesti di carità quotidiani, alla portata di tutti.

Domenica 5, al Movicentro (di fianco alla Stazione Ferroviaria, dove arrivano e partono i pullman, concesso dal Comune di Acqui che patrocina la festa), dalle ore 9 in poi inizieranno ad arrivare i ragazzi da tutta la Diocesi; accolti e organizzati dagli educatori di Monastero faranno una prima attività giocosa, poi ci si incamminerà tutti insieme verso la parrocchia di San Francesco. Nel corso del tragitto ci saranno alcune postazioni per costruire la Pace (sarà una sorpresa preparata dall’AC di Acqui e dintorni –Rivalta, Sezzadio, Mombaruzzo, Terzo….).

Alle 11 ci sarà la Messa a San Francesco, celebrata dall’Assistente Generale, don Franco, con canti e animazione a cura del gruppo della parrocchia insieme a quello di Canelli. Poi si tornerà al Movicentro per il pranzo al sacco e alle 14 del pomeriggio…pronti via!!! Il grande Gioco organizzato da Ovada per i ragazzi dai 6 agli 11 anni, mentre l’AC della Valle Stura ha pensato all’attività specifica per i ragazzi dai 12 ai 14 anni.

In contemporanea, nel salone gentilmente concesso dall’Autoscuola Rapetto (in piazza della Stazione FS) i genitori e gli adulti, guidati dalla psicoterapeuta Maurizia De Cesaris, lavoreranno su “La nonviolenza: come proteggere i nostri ragazzi?”, un interessante incontro per capire cosa si muove quando si vuole essere fedeli ad insegnamenti e atteggiamenti nonviolenti.

Il tutto si concluderà alle 16,30 con una breve e gioiosa preghiera finale.

Ovviamente la giornata è per tutti, più saremo più sentiremo che la Pace interessa, non importa la provenienza, la religione, l’assiduità nel frequentare… a volte una bella giornata in compagnia, tra persone che condividono valori ed ideali aiuta a ripartire con più Gioia nel futuro…la Gioia che Papa Francesco sempre ci sprona a coltivare e che ci fa essere Chiesa.

Vi aspettiamo

Flavio Gotta, presidente diocesano di AC