Il 3 e 4 Luglio, con arrivi dalle 9 alle 9,30, nella casa dell’AC a Garbaoli di Roccaverano faremo per un percorso in presenza -nel rispetto delle misure previste dai protocolli- riflettendo su quanto e come il digitale cambia la nostra umanità.

Garbaoli adulti-famiglie 2018

Ci si deve portare il pranzo al sacco, le giornate termineranno verso le ore 19 e ogni giorno è fruibile a sé, così da andare incontro anche a chi può fare solo una giornata.

La pandemia se anche non ci ha toccato direttamente con il virus, è entrata nella nostra vita come un’ospite non previsto: da quel momento la routine familiare è cambiata e nulla è più come prima. La tecnologia digitale è uno degli aspetti che non possiamo respingere… per vivere abbiamo dovuto (e dobbiamo) fare i conti con gli strumenti informatici. Che come tutti gli strumenti non sono neutri, “il media è il messaggio” diceva McLuhan

Non facciamo più code agli sportelli perché ci si prenota online, i voti dei nostri figli, i risultati di esami clinici, il nulla osta per prendere la carta d’identità ce lo comunicano via email o sul portale, i soldi sono “elettronici” come i pagamenti nei negozi (e spesso anche la scelta di ciò che vogliamo). Anche la spiritualità è fruita “in remoto”, ascoltando omelie, messe, adorazioni su uno schermo.

A seconda di come usiamo la tecnologia cambia il nostro modo di relazionarci, il fondamento dell’ESSERE UMANI (la relazione soggettiva). Come affrontare tale situazione? Come evitare di essere dominati dalla tecnologia facendo sì che rimanga solo uno strumento da usare quando serve? In fondo è l’incarico che Dio dà all’uomo fin dalla Genesi “Il Signore Dio prese l’uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse“ (Gn 2, 15). Dio ha condiviso il potere di creare, ma la responsabilità di coltivare e curare quanto creato è nostra.

Emanuele Rapetti,sposo, padre di tre figli, pedagogista specializzato nei fenomeni digitali, ci aiuterà a indagare gli effetti dei kilobyte nella nostra vita e insieme cercheremo strumenti per maneggiare al meglio la materia digitale, capirla per non esserne ricettori passivi ma utilizzatori consapevoli, per muoverci in questo mondo (l’unico che abbiamo per le mani).

L’invito è per tutti, soci e non, vi chiediamo solo di segnalare la presenza avvertendo i responsabili adulti diocesani Silvia Gotta (paulomaiora@gmail.com – 329 573 1216) o Emilio Abbiate (fam.abbiate@alice.it – 335 809 8977) per organizzarci al meglio.