Dopo il forzato rinvio a casua del maltempo, l’incontro di riflessione ecumenica è

RIPROGRAMMATO PER LUNEDI’ 8 NOVEMBRE 2021

Si conclude con la preghiera ecumenica che si celebrerà alle ore 20.45 di lunedì 8 novembre nella chiesa di san Francesco di Acqui il “Tempo del creato”, un periodo che si è aperto lo scorso 1 settembre ed in cui i cristiani di tutte le confessioni hanno ringraziato Dio per il buon dono della creazione.

“Il tempo del creato” é una celebrazione mondiale iniziata nel 1989 con il riconoscimento da parte del Patriarcato ecumenico della Giornata di Preghiera per il Creato ed è ora abbracciata dall’ampia comunità ecumenica della Chiesa cristiane. La preghiera è, infatti, un’esperienza potente e uno strumento per aumentare la consapevolezza e favorire le buone relazioni col creato e tra noi.

Il tema di quest’anno è “Una casa per tutti? Rinnovare la casa di Dio”. Nel libro biblico della Genesi, si narra che Dio mette tutto – tutte le persone e tutta la vita – sotto lo stesso tetto: siamo tutti in una sola casa, nella casa di Dio e Dio ha dato agli uomini il compito di prendersi cura e coltivare questa sua casa. “L’attuale crisi climatica, però, sta accelerando l’instabilità ecologica, che si traduce in perdita di quegli habitat che ospitano milioni di specie, compresi gli esseri umani.

La nostra vocazione battesimale ci obbliga a coltivare e custodire il creato che è la nostra casa ed il giardino di Dio”. Con questo appello congiunto, il Comitato direttivo ecumenico, che è costituito dai coordinamenti delle principali chiese cristiane di tutto il mondo, si è rivolto anche quest’anno a tutti gli uomini di buona volontà, chiamandoli alla preghiera ed all’impegno per difendere l’integrità e la bellezza del mondo. “Il mondo, infatti, -prosegue l’appello del Comitato ecumenico– è una casa per tutti, ma adesso è in pericolo a causa dell’avidità, dello sfruttamento, della mancanza di rispetto, della disconnessione e del degrado sistematico. L’intero creato sta ancora gridando. Il potere creativo di Dio ha continuato a ridursi. Abbiamo dimenticato che viviamo nella casa di Dio, la Comunità Amata. La nostra fondamentale interconnessione è stata, nella migliore delle ipotesi, dimenticata e, nella peggiore, deliberatamente negata”.

Per queste ragioni. lunedì 4 ottobre, festa di san Francesco (un cristiano che seppe vedere in tutte le creature non delle realtà da sfruttare ma dei fratelli e delle sorelle con cui camminare verso Dio) siamo tutti invitati ad unirci, nella chiesa acquese dedicata a questo grande santo, con la preghiera guidata dal Vescovo di Acqui, Luigi Testore, dal pastore della Chiesa metodista di San Marzano Oliveto, Gregorio Plescan e dal parroco della Chiesa ortodossa rumena, Vasile Cican per chiedere a Dio, per noi e per tutti, una rinnovata coscienza che sappia rispettare la casa che Lui ci ha donato