Guardare avanti

L’altra sera a Settore Adulti ci siamo posti di fronte alle difficoltà che viviamo chiedendoci “come guardare avanti“, quale speranza possiamo raccontare.

Con il profeta Isaia

Mi viene spontaneo pensare a Isaia, un profeta che se parlasse oggi rischierebbe di essere deriso da tutti per eccesso di ottimismo quando dice che le armi verranno trasformate in attrezzi di coltivazione (spade in aratri) e gli oppressori non faranno più soprusi verso i deboli (i lupi dimoreranno insieme agli agnelli).

Annegare nelle paure o guardare al futuro

Noi temiamo continuamente di essere sbranati, ci sentiamo circondati di pericoli, attacchiamo o ci deprimiamo, siamo speso convinti che siano le guerre e i soldi a muovere il mondo. Oggi c’è la grande paura che finita l’emergenza COVID sarà la fine per tanti, la fine di un’attività chiusa per troppo tempo, la fine dei rapporti “umani” per tutelare la salute costretti a vivere con mascherina e guanti per il resto dei propri giorni. Ma il sogno possibile è un altro, e non dobbiamo immaginarlo irraggiungibile, altrimenti non si parlerebbe di profeti ma di ingenui creduloni.

Abbiamo cambiato il mondo con le nostre decisioni

In fondo ciò che sembrava impossibile (tutti a casa, tutti fermi, attività ritenute “indispensabili” bloccate dall’oggi al domani…) è stato fatto sotto la spinta di un microscopico virus… quindi si può fare quel che sembra impossibile!!! Senza bisogno di scomodare Dio lo abbiamo deciso, fatto e ne vediamo i risultati.

Chi muove il mondo? I soldi e il potere o gli uomini e le donne

Abbiamo così deciso di organizzare un incontro di formazione per conoscere un progetto che apparentemente è un sogno: far girare l’economia non con la leva dei soldi ma con le proprie capacità! Ci siamo accorti che ad Acqui il problema sociale soprattutto legato alla mancanza di lavoro è grande, allora perché non provare a immaginare un circuito di scambio che permetta di vivere, di acquistare servizi anche in scarsità di liquidità?

I credenti sanno sognare concreto

Ma non solo, dobbiamo credere anche a quel che ad oggi appare irrealizzabile, riappropriarci del senso del nostro ruolo di cristiani che da sempre raccontiamo un sogno apparentemente folle: la Resurrezione! Sognare/realizzare un mondo (una società) capace di fare un passo in avanti è la nostra impresa possibile, credere a uno stile di vita più umano, che non consumi tutto il Pianeta per i nostri capricci, che non opprima l’altro per il nostro bisogno di sentirci superiori, che creda alla forza dell’Amore e della condivisione più che al potere dei soldi e dell’individualismo è il minimo che dobbiamo fare, se veramente ci diciamo cristiani.

Prenotarsi per l’incontro del 30 Aprile

L’appuntamento è per giovedì 30 Aprile, alle 21 sulla piattaforma Zoom ad ascoltare l’esperienza di Piemex-Sardex. Chi vuole partecipare si deve iscrivere contattando Barbara Grillo (nova.baby71@gmail.com – 340 524 2858) Emilio Abbiate (335 809 8977), Marco Peuto (marco.peuto@fastwebnet.it) oppure l’email acquiac@gmail.com riceverete un link con cui partecipare. Vi aspettiamo numerosi
Flavio Gotta – presidente diocesano AC