La salvezza delle piccole cose: weekend per famiglie per dedicarsi un po’ di tempo in compagnia del libro di Rut

Articolo di presentazione

Interventi audio
Commento al libro di Rut (Marco Forin)

Riflessioni sulla famiglia (Roberto Merlo)

Il weekend del 7-8 luglio organizzato dall’Azione Cattolica Diocesana, ha visto la partecipazione di 18 famiglie più lo staff, un nutrito gruppo di fronte al quale sono tremati i polsi a Garbaoli, al limite delle proprie possibilità; ha vinto la Pace dello Spirito, Colui che dispensa la giusta forza per attraversare le situazioni grazie alla disponibilità di tutti. Si è respirato un bellissimo clima, parole di speranza, riflessioni tra adulti che non negano la fatica del vivere, la difficoltà delle relazioni famigliari, ma che come Rut vogliono mettersi in gioco con la speranza di una Vita bella sempre possibile. Il libro della Bibbia ci ha aiutato a pensare che si può diventare parte di un disegno di Salvezza anche se dalle premesse non sembriamo adatti. Rut gioca la sua vita sulle relazioni, non si pone il problema di quanto ci guadagna, accetta la sua situazione e da lì parte per un viaggio che la porterà ad essere, senza poterlo minimamente immaginare, la nonna del grande re Davide, re d’Israele, lei che era straniera, moabita.

Roberto Merlo, psicoterapeuta, conoscitore del disagio e della sofferenza umana, ha invitato le famiglie a cambiare atteggiamento, non stare sulla difensiva ma guardare alle potenzialità che ci sono, sentirsi un segno profetico nella crisi contemporanea, essere il segno di una possibilità diversa (e per certi versi unica) di relazione tra persone. Occorre distinguere l’istituzione famiglia (rigida, che tende a dare un modello ripetibile) dalla realtà viva che cerca il modo di ridefinire ogni giorno lo stare insieme pur all’interno di un mondo che culturalmente va da tutt’altra parte. Le famiglie si fondano sul condividere tutto, rimanere anche dopo che la passione e l’attrazione vengono meno, darsi un progetto di vita insieme e cercare di rimanerci dentro anche quando non sembra dare soddisfazione, generare figli, creare vita che poi rosicchia e limita il tuo spazio, sono tutte azioni che vanno in senso contrario rispetto alla cultura individualista, del consumo e dello scarto. Merlo ha invitato le famiglie a svelare (togliere il velo, vedere le cose per come sono), elaborare (darsi tempo per pensare e capire ciò che vediamo) e trasfigurare la realtà. In un tempo di crisi le famiglie hanno una grande possibilità: reinventare il modo di vivere le relazioni per custodire e tramandare la salvezza che in famiglia si sperimenta (avendo chiaro che non c’è salvezza senza croce, non c’è vita senza la morte).

Un grande grazie a Marco Forin che come recitava la locandina è padre, biblista, insegnante, contadino e socio dell’AC di Nizza-Vaglio: ha saputo trasmettere tutta l’intensità di Rut e della sua storia, ha fatto respirare il profumo della mietitura di buoni raccolti nonostante i tempi di carestia, spigolando i messaggi che il testo biblico ha lasciato copiosamente cadere.
La storia di Rut dice anche che lo straniero è spesso messo ai lati ma può diventare elemento decisivo nella società in cui arriva: è stato inevitabile pensare alle storie contemporanee di tanti uomini e donne che partono dalle loro terre devastate da sfortune e carestie, in ricerca di un futuro possibile. Così sabato le famiglie hanno pregato per le sofferenze del mondo e chi ha voluto si è unito al simbolico gesto delle magliette rosse proposto da Libera.

Le coppie hanno poi avuto tempo per confrontarsi, respirando la cooperazione nei lavori, pulizie di gruppo, mangiando insieme e ringraziando per il provvidenziale contributo di Rosa e Nicolò che in cucina hanno preparato i pasti per gli oltre 60 partecipanti (più alcuni ospiti che sono venuti a farci visita tra cui i preti don Nino, don Parodi, don Flaviano ed Emilio Abbiate, responsabile diocesano degli adulti di AC).
Un grazie a tutti per la presenza perché l’organizzazione la mette l’Azione Cattolica, la bellezza e l’opportunità le crea lo Spirito Santo ma senza l’adesione delle persone, il ritagliare del tempo per questi cammini, il frutto bello della Comunione non sarebbe possibile!
Vi sarà una seconda possibilità con il campo adulti famiglie in programma dal 9 al 14 agosto, sempre a Garbaoli.
Flavio Gotta (presidente diocesano alla due giorni con la famiglia)