L’azione Cattolica propone due appuntamenti: il 22-23 luglio per le famiglie, il 29-30 luglio per i fidanzati e giovani coppie.

Un’associazione laicale nella Chiesa ha come compito primario la cura e formazione delle persone che vogliono vivere con il Signore accanto a loro, e tra le diverse modalità di vivere la vita da laici c’è l’Amore nella coppia, quel mistero profondo che è anche il volto di Dio.

Non è facile decidere di sposarsi, bisogna trovare la persona giusta, che accetta di coinvolgersi per tutta la vita assumendo il rischio del tempo che passa, delle trasformazioni dentro e fuori di noi, delle porte che si sbattono così come delle lenzuola che si animano. Non è facile camminare insieme, anche per le famiglie con le migliori intenzioni e spesso il confronto con le altre famiglie, il riconoscersi tutti poveri e bisognosi di Grazia (quella che i cristiani chiedono a Dio nel giorno del Matrimonio) aiuta a non farsi vincere dalla tristezza, demoralizzarsi perché tutto non va come abbiamo sognato da giovani.

Per fare questo le famiglie sabato 22 luglio si faranno aiutare confrontandosi con una famiglia ben più famosa e tosta: Abramo e Sara. Don Gianluca Zurra, assistente regionale dei giovani di Azione Cattolica salirà a Garbaoli per raccontare e aiutarci a guardare la storia del patriarca della fede, vedere che non è stato facile neanche per lui, che affrontare con Dio la vita anche di coppia, di famiglia, non appiana gli alti e i bassi della strada verso la Salvezza, ma tiene accesa la speranza di una Vita Bella, Buona e Beata.

Al pomeriggio Maurizia De Cesaris, psicoterapeuta sposa e madre, farà lavorare le famiglie presenti a tutti i livelli: i grandi potranno ascoltare come dalle storie intricate del giorno d’oggi nascano comunque frutti buoni per il futuro (Dalla disperazione alla speranza), e anche i figli avranno delle attività da svolgere per poi portare tutto davanti al Signore, le nostre famiglie come “opere d’arte”.

La domenica mattina del 23 luglio ci sarà spazio per confrontarsi all’interno della coppia, dedicandosi un po’ di tempo al di fuori degli affanni quotidiani, un tempo prezioso di cui spesso sentiamo la mancanza e che Garbaoli vuole aiutarci a ritagliare. Quindi Messa, pranzo e chiacchiere in libertà.

 

Nell’Amore non c’è certezza, tanto della felicità come delle situazioni dure. Ma cos’è più emozionante, consolante, divino di avere una persona con cui poter condividere qualunque cosa succeda? Non essere soli! Non è arte a buon mercato quella di consacrarsi la vita, quella di promettersi un aiuto “eterno”, fa tremare i polsi. Così coi fidanzati, nel week-end successivo (il 29-30 luglio) si proverà a camminare verso la consapevolezza che l’Amore è forte come la morte (Ct 8,6), che ci sono situazioni che possono far morire la coppia, ma non ci si deve spaventare, il Signore è venuto ad annunciarci che c’è un Dio che non ci abbandona, che è Amore e che porta Resurrezione.

Così la vita di coppia può essere toccata dalla morte, ma in sé ha la forza di risorgere, e se non ce la si fa da soli ci può essere una comunità e più ancora un Dio che ci tira fuori dagli inferi. Occorre saper vivere il tempo, l’attesa, le distanze, le vette e gli abissi che si incontrano, mai disperando, sapendo che Dio nell’Amore di coppia rivela la Sua immagine e somiglianza, c’è quella potenza di Resurrezione che non è immediata, ma dopo tre giorni accade con forza inaspettata.

La due giorni per fidanzati e giovani coppie, dal titolo “L’ Amore Vince la Morte: la Relazione nella Coppia come RESURREZIONE” inizierà sabato 29 al mattino (ore 9) e toccherà il tema del Tempo, dell’Amore e appunto della possibilità di risorgere a ogni nucleo di morte che la storia può portare con sé.

Entrambi gli appuntamenti sono stati pensati e organizzati dal Settore Adulti Diocesano: per informazioni ed iscriversi (anche all’ultimo… finché c’è posto) www.acquiac.org oppure Barbara Grillo 340.524.2858 (campo famiglie) Marco Peuto 392.522.36.15 o Riccardo Porta 347.615.55.25 (campo fidanzati).